FLORILEGI D'ORIENTE E D'OCCIDENTE
Venerdì 9 marzo 2018, alle ore 18,00
Vernissage della mostra personale "Florilegi d'Oriente e d'Occidente".
La mostra sarà presentata dalla critica Marica Rossi
Presso Galla Caffè, piazza Castello a Vicenza
Raramente nel panorama
contemporaneo s’ammirano opere così espressivamente intense di
vita interiore come nella pittura di Silvia Brunasti, artista nativa
di Monselice sui colli euganei. A darne testimonianza è la mostra a
cura di Marica Rossi “Florilegi d’Oriente e d’Occidente” al
GallaCaffè un intero mese a partire dal vernissage il 9 marzo alle
18. Qui i dipinti ricchi d’allusioni a quei due mondi e alle loro
mitologie, mandano ai nostri sguardi tripudi di cromie e forme
riconducibili ad una pluralità di contenuti dove il tempo è memoria
ma anche consapevolezza del presente. La ventina di quadri esposti,
fra cui vari collage, dicono inoltre molto della personalità di
questa talentuosa padovana (che crea anche ceramiche e gioielli nella
sua casa-studio a Torreglia, sempre sugli Euganei), della sua
vocazione per un’arte come intima necessità e motivi ispiratori
molto forti. A sospingerla verso mete sempre più elevate (ragione
del suo successo nelle mostre in Italia e all’estero, specie in
Austria) è il suo produrre in libertà poggiando su un sapere
ascrivibile alla sua formazione accademica a Venezia, all’alunnato
di danzatrice, all’insegnamento di Teatrodanza e Yoga, e ad una
meditazione ispirata alle filosofie orientali. Parallelamente
impreziosisce anche la scelta dei materiali: acrilici, oli, tecniche
miste e inserti foglia oro, carte, e pietre di pregio. Esemplare
“Albero Donna“ quadro logo della esposizione. Ma se è vero che
l’albero in quanto tale è immagine che accompagna molte religioni
significando la nascita dell’Universo, nella composizione pittorica
di Silvia Brunasti c’è molto di più. E’ una sorgente di luce e
d’energia creatrice con al centro un cammeo turchese che
simboleggia l’origine dell’Origine. Un punto focale da cui
germogliano infiniti rami che s’ergono al cielo, esplicita
dichiarazione del suo sentirsi profondamente Donna e manifesto delle
sue potenzialità immaginative. Quasi una risposta all’esortazione
che Italo Svevo rivolse anzitutto a se stesso: “L’immaginazione è
un vera avventura. Guardati dall’annotarlo troppo presto...Deve
restare fluida come la vita stessa, che è e diviene”. Così
dicendo nelle sue “Pagine sparse” il grande scrittore triestino
ci aiuta a individuare anche questa valenza della Brunasti, pronta
com’è a confrontarsi con il pensiero di intellettuali di casa
nostra, ma anche di maestri di spiritualità e sapere di altri
continenti.
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