lunedì 4 agosto 2014

MESSAGGERO


Messaggero divino si posa sulla coppa colma,
 del corpo creato,
 e si riflette nello specchio 
della limpida mente Sapiente

Scultura in pietra e ceramica, h cm. 34

PIASTRA-VASSOIO ENERGETICA PER ALIMENTI



Piastra-vassoio energetica in ceramica per alimenti.

 La piastra/vassoio armonizza rendendo più armoniosi, buoni, digeribili e assimilabili  i cibi e le bevande che vi  vengono appoggiati, già dopo pochi minuti.
La piastra è realizzata e programmata con un sistema di energizzazione infinita che lavora in sinergia con i campi magnetici. 
Può essere realizzata in varie forme geometriche e dimensioni.
 Il modello della foto misura circa 40 x 30 cm.
Ogni piastra è un pezzo unico realizzato completamente a mano.

martedì 6 maggio 2014

PACE IN TERRA


 NUTRIMENTO PER TUTTI I FIGLI, LATTE DI VITA, AMORE MATERNO, MADRE TERRA ACCOGLIENTE E DOLCE, VITA DIVINA CHE TI SEI FATTA TERRA. 
CI SONO GIOIA E BELLEZZA DOVE REGNA LA PACE.
NON CARNE PER I DENTI, NON DIVINITA' DA ADULARE, MA PACE IN TERRA NELL'ESSERE CORPO D'AMORE

martedì 22 aprile 2014

PRESENZA


Quadro realizzato con carboncini e olio di trementina su tela, cm 70 x 100

La presenza come coscienza della propria Essenza, naturalezza, manifestazione.

OLTRE NATURA


QUADRO REALIZZATO CON TECNICA MISTA, SU CARTA cm. 70x 100

Simbologia della fusione fra uomo e natura, armonia e riconoscimento di appartenenza agli elementi.

sabato 22 febbraio 2014

sabato 1 febbraio 2014

QUADRATO DEL SATOR

Piatto in ceramica da muro che ho realizzato a bassorilievo con incisa la scritta del famoso, quanto misterioso, Quadrato Magico del Sator. 
L'emanazione del contenuto significante della scritta viene alimentato e amplificato dal fatto che le lettere sono incise e quindi tridimensionali.
Inserisco un testo tratto da Wikipedia dove viene data una sintesi storica di questa scritta curiosa:


Il quadrato del Sator è una ricorrente iscrizione latina, in forma di quadrato magico, composta dalle cinque seguenti parole: SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS. La loro giustapposizione, nell'ordine indicato, dà luogo a un palindromo, vale a dire una frase che rimane identica se letta da sinistra a destra o viceversa. Il curioso quadrato magico è visibile su un numero sorprendentemente vasto di reperti archeologici, sparsi un po' ovunque in Europa. Ne sono stati rinvenuti esempi in Roma, nei sotterranei della basilica di Santa Maria Maggiore, nelle rovine romane di Cirencester (l'antica Corinium) in Inghilterra, nel castello di Rochemaure (Rhône-Alpes), a Oppède in Vaucluse, a Siena, sulla parete del Duomo cittadino di fronte al Palazzo Arcivescovile, nella Certosa di Trisulti a Collepardo (FR), a Santiago di Compostela in Spagna, ad Altofen in Ungheria, a Riva San Vitale in Svizzera, solo per citarne alcuni.
A volte le cinque parole si trovano disposte in forma radiale, come nell'abbazia di Valvisciolo a Sermoneta (Latina), oppure in forma circolare, come nella Collegiata di Sant'Orso di Aosta.
Altre chiese medioevali ancora, nelle quali si registra, in Italia, la presenza della frase palindroma (in forma di quadrato magico oppure in forma radiale o circolare) sono: la Pieve di San Giovanni a Campiglia Marittima, la chiesa di San Potito ad Ascoli Satriano (Foggia), la chiesa di San Pietro ad Oratorium a Capestrano, in provincia dell'Aquila, la Chiesa di San Michele ad Arcè, frazione di Pescantina (Verona), Chiesa di Santa Maria Ester ad Acquavivia Collecroce (CB), ed altri ancora.
Gli esemplari più antichi e più celebri sono quello incompleto rinvenuto nel 1925 durante gli scavi di Pompei [sepolta il 24 agosto del 79 d.C.], inciso su una colonna della casa di Publio Paquio Proculo, e quello trovato nel novembre del 1936 su una colonna della Palestra Grande sempre a Pompei. Quest'ultimo ha avuto grande importanza negli studi storici relativi alla frase palindroma poiché esso è completo e arricchito da altri segni interessanti che non si sono trovati altrove e fu certamente inciso prima dell'eruzione del 79 d.C. A partire da questi ritrovamenti, il quadrato del Sator viene anche detto latercolo pompeiano. Difficile stabilire il significato letterale della frase composta dalle cinque parole, dal momento che il termine AREPO non è strettamente latino. Alcune congetture su tale parola (nelle Gallie e nei dintorni di Lione esisteva un tipo di carro celtico che era chiamato arepos: si presume allora che la parola sia stata latinizzata in arepus e che nel quadrato essa avrebbe la funzione di un ablativo strumentale, cioè un complemento di mezzo) portano ad una traduzione, di senso oscuro, quale Il seminatore, con il carro, tiene con cura le ruote, della quale si cerca di chiarire il senso intendendo il riferimento al seminatore come richiamo al testo evangelico.
Una interpretazione più semplice considera "Arepo" come nome proprio, da cui il significato diviene: Arepo, il seminatore, tiene con maestria l'aratro.

La presenza del palindromo in molte chiese medievali induce a considerarlo - per quanto esso possa aver avuto un'origine più antica - un simbolo che si inserisce nella cultura cristiana di quel periodo.
Partendo dalla identificazione del Sator, il seminatore, con il Creatore (vedi la Parabola del seminatore e la Parabola del granello di senape), qualche studioso ha proposto la seguente interpretazione: "Il Creatore, l'autore di tutte le cose, mantiene con cura le proprie opere".

Tenendo per buono il significato spirituale del nostro Quadrato Magico del Sator, ho creato il "piatto Sator" per armonizzare continuamente la casa poichè questa, come tutte le cose create, appartiene al flusso del Creatore e ne è manifestazione. Affinche la creazione, nella fattispecie, la mia casa, si mantenga nello stato di armonia originaria della Creazione Divina, il Sator opera la sua funzione di mantenimento di questo stato e di armonizzazione costante dell'energia.  in ultima analisi, oggi lo chiameremmo un armonizzatore d'ambiente.

CARAFFA 1

Caraffa realizzata con la tecnica del colombino, ispirata alle forme delle ceramiche dei veneti antichi.

CARAFFA CERAMICA 2

 Caraffa realizzata con la tecnica del colombino, argilla rossa e smalti.

venerdì 31 gennaio 2014

LA MATERIA VIVENTE

L'arte della ceramica ha un fascino tutto particolare. 
E' piuttosto complicata e richiede tanti anni di pratica prima di poter padroneggiare la materia.
Ma la cosa interessante, al di là delle capacità acquisite e quindi dei risultati, quel che affascina è la forza intrinseca dell'argilla.
Tu come autore dell'opera idei e crei l'oggetto, ma lei, l'argilla, non si pone fra le tue mani in modo passivo per il quale tu puoi fare e fare senza badare alle sue proprietà. 
E' vero che questo vale per tutti i materiali, ma l'argilla ha una cosa particolare che la rende unica, essa è argilla viva, materia vivente piena di acqua, minerali, sali e questo la rende particolare, forte, vigorosa e insieme sofisticata. 
Quando plasmi l'argila entri nella sua rete energetica vitale e insieme si lavora per produrrre un oggetto. 
E' un dialogo silenzioso e fecondo, non privo anche talvolta di asperità, in quanto lei non si lascia domare completamente, ha le seue leggi e bisogna rispettarle. 
Un dialogo dicevo silenzioso e profondo. 
Lei ti svuota la mente e ti porta in un tempo altro, il tempo della materia vivente, della madre terra. 
Concretezza, serenità, gentilezza e praticità insieme si alternano in un gioco armonioso delle mani che parlano con lei, si accordano con lei per la scelta opportuna del movimento. 
Se poi ti fai portare dalle forme che nascono seguendo il flusso del movimento sincrono di te e lei insieme, allora nascono davvero momenti magici di trasporto e di forme armoniche anche se semplici, anche se oggetti d'uso comune piuttosto che sculture o opere d'arte nel senso stretto del termine. 
E' magia  si, in alcuni momenti!!!
Ascolto e copartecipazione in un atto di creazione fatto di concretezza e bellezza insieme.

                                                                                                      

CONTENITORE - PRIMA PARTE

Prima parte della lavorazione di un oggetto ceramico con la tecnica antica del colombino o lucignolo: l'oggetto realizzato, ancora crudo e umido e il coperchio che rovesciandolo mostra tutti i lucignoli uniti fra loro con l'uso delle sole mani.

PORTACARTE FLOREALE



PORTACARTE FLOREALE IN ARGILLA ROSSA SMALTATA E DECORATA.