giovedì 15 marzo 2018

OGGETTISTICA



VASSOIO
 Vassoietto in legno e applicazioni in legno di bambù nei bordi. Ricoperto di carta di riso con fiori secchi e collage, verniciati. Cm 36 x 30



SCATOLA STELLARE
Scatolina in legno rivestita in pelle, perline di vetro sopra e nel perimetro. Ciondolo in metallo con fiori a rilievo nel centro. Cm 12,5 x 16,5


venerdì 2 marzo 2018

MOSTRA PERSONALE DI PITTURA

FLORILEGI D'ORIENTE E D'OCCIDENTE


Venerdì 9 marzo 2018, alle ore 18,00 
Vernissage della mostra personale "Florilegi d'Oriente e d'Occidente".

La mostra sarà presentata dalla critica Marica Rossi

 Presso Galla Caffè, piazza Castello a Vicenza

Raramente nel panorama contemporaneo s’ammirano opere così espressivamente intense di vita interiore come nella pittura di Silvia Brunasti, artista nativa di Monselice sui colli euganei. A darne testimonianza è la mostra a cura di Marica Rossi “Florilegi d’Oriente e d’Occidente” al GallaCaffè un intero mese a partire dal vernissage il 9 marzo alle 18. Qui i dipinti ricchi d’allusioni a quei due mondi e alle loro mitologie, mandano ai nostri sguardi tripudi di cromie e forme riconducibili ad una pluralità di contenuti dove il tempo è memoria ma anche consapevolezza del presente. La ventina di quadri esposti, fra cui vari collage, dicono inoltre molto della personalità di questa talentuosa padovana (che crea anche ceramiche e gioielli nella sua casa-studio a Torreglia, sempre sugli Euganei), della sua vocazione per un’arte come intima necessità e motivi ispiratori molto forti. A sospingerla verso mete sempre più elevate (ragione del suo successo nelle mostre in Italia e all’estero, specie in Austria) è il suo produrre in libertà poggiando su un sapere ascrivibile alla sua formazione accademica a Venezia, all’alunnato di danzatrice, all’insegnamento di Teatrodanza e Yoga, e ad una meditazione ispirata alle filosofie orientali. Parallelamente impreziosisce anche la scelta dei materiali: acrilici, oli, tecniche miste e inserti foglia oro, carte, e pietre di pregio. Esemplare “Albero Donna“ quadro logo della esposizione. Ma se è vero che l’albero in quanto tale è immagine che accompagna molte religioni significando la nascita dell’Universo, nella composizione pittorica di Silvia Brunasti c’è molto di più. E’ una sorgente di luce e d’energia creatrice con al centro un cammeo turchese che simboleggia l’origine dell’Origine. Un punto focale da cui germogliano infiniti rami che s’ergono al cielo, esplicita dichiarazione del suo sentirsi profondamente Donna e manifesto delle sue potenzialità immaginative. Quasi una risposta all’esortazione che Italo Svevo rivolse anzitutto a se stesso: “L’immaginazione è un vera avventura. Guardati dall’annotarlo troppo presto...Deve restare fluida come la vita stessa, che è e diviene”. Così dicendo nelle sue “Pagine sparse” il grande scrittore triestino ci aiuta a individuare anche questa valenza della Brunasti, pronta com’è a confrontarsi con il pensiero di intellettuali di casa nostra, ma anche di maestri di spiritualità e sapere di altri continenti.